giovedì 26 aprile 2012

aglietti selvatici

ALLIUM NEAPOLITANUM
di Roberta


All'inizio della primavera, andando per prati, è facile imbattersi in un "boschetto" sorprendentemente elegante, formato da sottili e lunghe foglie di un verde cerato e da grappoli formati da piccoli e numerosi fiori bianchi. Altre volte li possiamo trovare nei nostri giardini.



Probabilmente si tratta di agli selvatici.

Per essere sicuri che si tratti proprio di questa pianta, occorre strapparne una foglia ed odorarla. Se l'odore ricorda quello dell'aglio, allora possiamo raccogliere sia i fiori con le foglie, che i piccoli bulbi sottostanti.


Questo è l'ALLIUM NEAPOLITANUM, chiamato anche "aglio bianco" o aglio napoletano"
Per la riproduzione di questa erba si possono usare sia i bulbi che i semi:

  1. Piantando il bulbo a maggio (riferimento Roma), a dicembre si possono già vedere grandi foglie che escono dalla terra e le prime settimane di marzo i fiori già aperti.
  2. Ponendo a dimora i semi a maggio, all'inizio di marzo si iniziano a vedere le prime foglie.
  3. Non serve irrigare.
Piccole foglie nate dai semi
Preferisco seminare a maggio/giugno, semplicemente per riprodurre lo stato naturale della pianta, che spontaneamente avrebbe fatto cadere i semi in questo periodo.

Pianta vista per intero


Le piante sono perenni, se il bulbo viene lasciato sotto terra. Non bisogna preoccuparsi di raccoglierne in abbondanza, in quanto la pianta si riproduce copiosamente.
I bulbi sono molto piccoli, formati da bulbilli, come gli agli da cucina, ma di gusto, a mio parere, più delicato e non eccessivo. 

Bulbilli separati: quelli più grandi sopra alle monete costituivano il nucleo centrale

Le proprietà sono invece le stesse dell'aglio.Le foglie hanno un sapore tra aglio ed erba cipollina (ogni piantina presenta solo una foglia grande e piatta.

I fiori sono quelli che preferisco, leggermente speziati di aglio con l'idea di primavera.
I semi si trovano nella capsula che si gonfia al centro del fiore, quando i petali iniziano a seccare.
Se avete raccolto solo la parte aerea della pianta senza i bulbi, ma con i fiori già formati, con un po' di pazienza, lasciandoli in un vaso con l'acqua, vedrete i fiori appassire e la capsula centrale gonfiarsi. Avrete ottenuto i semi.

Fiori con i petali secchi e la capsula centrale che contiene i semi

La pianta verso maggio/giugno inizia a seccare. Non vi preoccupate, a marzo rifiorirà formando delle magnifiche aiuole e bordure.
I bulbi si conservano come gli altri agli, in modo da poterli utilizzare durante tutto l'anno. Lo stesso non si può dire per i fiori, che possono essere consumati solo quando fioriscono e quando ancora la capsula centrale non ha iniziato a gonfiarsi.
Le foglie si conservano bene anche tritate e surgelate.

Consiglio di provare le seguenti RICETTE:

  • condimento per la pasta: ricotta, una bella manciata di fiori di aglio selvatico, sale ed olio. Amalgamare tutti gli ingredienti e condire;
  • insalata: aromatizzare con fiori di aglio selvatico;
  • far bollire le foglie dell'aglio selvatico insieme alla cicoria (se si vuole smorzarne l'aroma); oppure ripassare in padella la cicoria con le foglie, in sostituzione del bulbo;
  • Frittata con le foglie, i gambi teneri e i grappoli di fiori.

6 commenti:

  1. CHE MERAVIGLIA!

    Gli aglietti ed il post, grazie Roberta!

    Angelo

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  2. Gli agli spontanei sono proprio carini, con le loro corolle delicate.
    Io ne ho un tipo simile e l'allium tuberosum.
    Spero di mandare questo messaggio dopo ore di litigi col programma.

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    1. Ne esistono proprio tanti tipi diversi e tutti molto decorativi.

      R.

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  3. https://www.facebook.com/photo.php?fbid=232612496906880&set=pcb.196786303843894&type=1&theater

    questo è un aglietto selvatico o un lampastro?

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    1. La foto è sufficientemente chiara per azzardare il riconoscimento: è un allium ampeloprasum

      http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=637

      Qui puoi vedere i "lampascioni":

      http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=11124

      http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=1060

      Angelo

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