mercoledì 17 settembre 2008

Pomodori in Piemonte

Il metodo di coltivazione non è molto diverso da quello descritto da Angelo e da alcuni contadini della zona; mio marito ha preparato delle "fosse" di profondità due vangate . Sul fondo ha messo letame misto a paglia, foglie secche e compost (piccole quantità). poi ha rimesso al suo posto  la terra tolta dallo scavo. Queste aiuole sono distanziate circa un metro una dall'altra e l'erba è lasciata crescere , ogni tanto falciata e lasciata sul posto. Cerchiamo di evitare il più possibile di perdere acqua dal terreno e contemporaneamente abbiamo un passaggio calpestabile anche dopo le piogge. .Le aiuole sono state preparate per tutti gli ortaggi.
 Una volta estirpate le patate , ad esempio, i cavoli sono stati trapiantati subito nell'aiuola senza ulteriori lavorazioni.
Il risultato è questo:  

orto pomodori
 orto con patate, pomodori e peperoni
L’irrigazione non è quotidiana, ma solo di emergenza grazie all’impianto goccia a goccia.
Il 2008 è stato anno di abbondanti piogge nel periodo maggio giugno e mai come in altri anni le piante di pomodori hanno raggiunto altezze impensabili. Per lo stesso motivo, dopo i primi segni di sofferenza da peronospora, abbiamo fatto alcuni trattamenti con solfato di rame nel periodo critico. Poi la situazione si è normalizzata e le piante hanno recuperato e hanno mantenuto un aspetto sano per tutta l’estate.
I risultati:







Ecco alcune varietà di pomodori i cui semi ho ottenuto da scambi in questi anni . Sono varietà che ho scelto in base ai miei gusti e alla loro capacità di sopportare anche lunghi periodi di siccità. Sono pomodori prevalentemente da insalata, con buccia sottile, ricchi di polpa e dolci. Non disdegno neppure i pomodori da salsa e i pomodori piccoli. Molti dei nomi delle varietà sono di fantasia perché non avevano un “pedigree” ben definito, nonostante questo li isolo per mantenerne la “purezza” perché mi soddisfano pienamente

Ciao a tutti
Adriana

Nessun commento:

Posta un commento